Edizioni Karl&Rosa

Recensione del libro “Israele Palestina: No al Genocidio, Sì alla Soluzione Binazionale”

Recensione del libro “Israele Palestina: No al Genocidio, Sì alla Soluzione Binazionale”

Di Leonardo De Angelis

Il libro Israele Palestina: No al Genocidio, Sì alla Soluzione Binazionale si inserisce in un dibattito tanto urgente quanto drammaticamente attuale. Con una prospettiva marxista ecosocialista, il volume si propone di decostruire la narrazione dominante sulla questione israelo-palestinese, offrendo un’analisi critica e radicale delle cause profonde del conflitto. Non si tratta solo di una denuncia dell’occupazione e delle violenze perpetrate contro il popolo palestinese, ma di una riflessione più ampia sul ruolo del capitalismo, dell’imperialismo e delle lotte di classe nel determinare gli equilibri di potere nella regione.

Un’analisi fuori dal coro

Nel panorama mediatico occidentale, il conflitto israelo-palestinese viene spesso ridotto a uno scontro etnico-religioso o a una questione di “sicurezza” per lo Stato di Israele. Questo libro, invece, ribalta questa visione e mostra come il sionismo abbia operato storicamente come un progetto coloniale d’insediamento, sostenuto dalle potenze imperialiste per garantire la stabilità dei loro interessi geopolitici. L’autore, Nando Simeone, raccoglie nel libro articoli di diversi giornalisti – tra cui intellettuali palestinesi e israeliani impegnati nella lotta contro il colonialismo – che dimostrano come la resistenza palestinese venga criminalizzata, mentre la sistematica oppressione israeliana viene spesso occultata dai media mainstream.

Il testo si concentra sulle contraddizioni interne a Israele e sulle dinamiche globali che alimentano l’oppressione, sottolineando il declino dell’egemonia statunitense e il ruolo delle guerre commerciali nell’inasprire le tensioni. La repressione nei territori occupati, l’espansione delle colonie e la violenza quotidiana contro i palestinesi vengono analizzate nel contesto più ampio della crisi del capitalismo globale e del fallimento delle potenze occidentali nell’affrontare le sfide economiche ed ecologiche.

Il 7 Ottobre e le sue conseguenze

Un evento che ha segnato drammaticamente la recente escalation del conflitto è l’attacco del 7 ottobre, un massacro di civili che non può essere ignorato né giustificato. Tuttavia, il libro evidenzia come la risposta di Israele, caratterizzata da bombardamenti indiscriminati, assedi e atti di punizione collettiva contro l’intera popolazione palestinese, rappresenti una reazione sproporzionata e una violazione del diritto internazionale. La tragedia di quella giornata non può essere utilizzata per legittimare una politica di annientamento, né per giustificare la negazione del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla giustizia.

L’importanza del contributo degli autori

Uno degli elementi di maggior valore di questo libro è la pluralità di voci che lo compongono. Nando Simeone ha raccolto e curato articoli di intellettuali palestinesi e israeliani impegnati nella lotta contro il colonialismo sionista, offrendo una prospettiva articolata e profonda sulle radici del conflitto. Gli scritti selezionati non si limitano a descrivere l’oppressione nei territori occupati, ma analizzano anche le contraddizioni interne a Israele e il ruolo delle potenze occidentali, in particolare degli Stati Uniti, nel perpetuare la violenza. Questa ricchezza di contributi consente al lettore di comprendere le diverse sfaccettature del conflitto, andando oltre le semplificazioni e i pregiudizi diffusi dai media mainstream.

Il contributo del marxismo ecosocialista

Uno degli aspetti più innovativi del libro è l’approccio ecosocialista, che lega la questione palestinese alla crisi ambientale e alla logica espansionistica del capitalismo. L’autore sostiene che il sistema attuale, basato sul profitto illimitato e sulla distruzione delle risorse naturali, non sia compatibile con una soluzione giusta e sostenibile. Come nella Comune di Parigi analizzata da Marx, il potere non può essere semplicemente riformato: deve essere radicalmente trasformato per garantire giustizia sociale ed equità ecologica.

Un’opera necessaria per un dibattito autentico

L’introduzione di Alba Nabulsi arricchisce ulteriormente il volume, fornendo una prospettiva militante e culturale che permette di comprendere la complessità della lotta palestinese. La sua esperienza accademica e sul campo offre al lettore strumenti essenziali per interpretare il conflitto al di fuori degli schemi imposti dalla propaganda occidentale.

In definitiva, Israele Palestina: No al Genocidio, Sì alla Soluzione Binazionale è un libro imprescindibile per chiunque voglia approfondire la realtà della questione palestinese senza filtri ideologici imposti dal potere. Un’opera che non si limita alla denuncia, ma che offre una visione alternativa e radicale di futuro, basata sulla giustizia, sull’autodeterminazione e sulla necessità di superare le logiche capitaliste che perpetuano il conflitto.

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